Il tempio di Ngoc Son che letteralmente significa Tempio della Montagna di Giada, è forse il più visitato di tutta Hanoi, questo dovuto anche al fatto che è posizionato in un punto molto centrale: infatti si trova proprio nel cuore del quartiere vecchio, su un piccolo isolotto all’interno del placido lago di Hoan Kiem, nella sua parte settentrionale.
Tutta Hanoi l’abbiamo visitata a piedi e questo è stato il primo luogo che siamo andati ad “esplorare” appena siamo arrivati in città, anche perché il nostro albergo era tutto sommato abbastanza vicino.
Se non risiedete in questo quartiere si può sempre prendere un taxi o un risciò a pedali, chiamati anche tuk tuk.
Qui ce ne sono a decine in ogni angolo delle strade e i conducenti sono ben felici di portarvi sopra e quindi di guadagnare qualche soldo.
Ricordiamoci solo prima di salire sopra di contrattare il prezzo.
Attenzione perché loro sono furbi e a volte ti dicono una cifra e quando stai per scendere vogliono il doppio, questo perché le persone trasportate sono due.
Il tempio si trova al centro del lago su un isolotto collegato alle sponde da un grazioso, elegante e anche fotografatissimo ponte di color rosso, chiamato il Ponte Huc o Ponte del Sole Nascente, costruito nel classico stile vietnamita nel 1885.
Il nome non gli è stato dato a caso: infatti è chiamato così proprio perché al mattino i raggi di sole illuminano per primo questo ponte.
Il tempio risale al XIV sec, anche se è il risultato delle ristrutturazioni fatte da Nguyen Van Sieu nel 1864, ed è dedicato ad alcuni studiosi ed eroi militari di un tempo che fu.
L’isolotto è circondato dall’acqua che ha un color verdastro, è contornato da una ricca vegetazione e da alberi che riescono a creare molte zone d’ombra e a tener nascosto il tempio.
Per entrare bisogna acquistare il biglietto che è in vendita in un casotto a sinistra, si deve poi attraversare il romantico ponte del Sole Nascente
L’ingresso al tempio è di 10000 Dong, che è la moneta locale che corrisponde circa a mezzo dollaro.
Interno del tempio |
Sulle sue estremità ci sono due porte in pietra di grandi dimensioni che lo proteggono, dove sopra ci sono impressi dei caratteri cinesi, successivamente si percorre la porta dei Tre Passaggi o Tam Quan.
I biglietti vengono poi controllati prima di entrare nel complesso del tempio, proprio sotto l’arco. Successivamente si arriverà ad un cortile dove spesso e volentieri ci sono gruppi di uomini che giocano a Tuong Danh che è la dama cinese, uno dei giochi più popolari in Vietnam, ma anche in tutta l’Asia.
Percorrendo il breve tragitto per arrivare al tempio, possiamo ammirare alcuni Doi, che sono quelle frasi parallele, in caratteri cinesi poste sulle pareti.
Una volta i Cau Doi erano una parte di un puzzle di parole tradizionali, che le persone dalla classe intellettuale di Hanoi si divertivano a svolgere.
All’ingresso a sinistra del cancello, c’è Thap Ma o la Torre Pen. E’ una struttura in pietra simile ad un obelisco, alta 30 metri, la cui punta sembra quella di un pennello, di cui Ngyen Van Sieu ha contribuito moltissimo alla sua costruzione.
Sulla parte superiore c’è una scritta in caratteri cinesi la quale indica che per scrivere su un cielo azzurro ad una tale altezza, bisogna essere nel vero e nel giusto e la persona deve avere una forte determinazione e una grande volontà.
Oltre a questo si trova Nghien Dai che è una roccia scolpita e scavata a forma di pesca, più conosciuta come Writing Pad.
Davanti all’edificio principale c’è un grande braciere in bronzo, dove vengono accesi moltissimi bastoncini d’incenso.
Entrando possiamo vedere delle belle campane antiche, dei gong molto particolari e anche delle preziose ceramiche.
Ma oltre a questo ci sono gli altari dedicati allo studioso Van Xuong patrono dei medici, e Ngyen Van Sieu, un artista confuciano che nel 1864 si è offerto per il ripristino e il restauro del tempio e di molte zone circostanti, e al generale ed eroe leggendario Tran Hung Dao, che nel 1279 sconfisse un esercito di 300.000 persone inviati ad invadere il Vietnam dall’imperatore mongolo Kublai Khan al Dang Back River.
Entrando, dove c’è il primo altare ci sono anche delle statue dove i due studiosi sono seduti insieme a molte divinità, mentre dietro a questo principale altare c’è quello dedicato a Trang Hung Dao.
Anche qui, come in molti altri templi vengono appoggiate varie offerte tra cui fiori, frutta, ma anche denaro.
Ho visto molti dong, appoggiati sopra dei piattini e nessuno giustamente li prendeva. Pensando all’Italia mi chiedo se qui da noi una cosa così fosse possibile.
C’è anche una grande teca di vetro dove è conservata una gigantesca tartaruga imbalsamata.
E’ stata trovata morta nel 1968 dalla popolazione locale, e si dice che arrivasse a pesare fino a 250 Kg. Si pensa anche che sia stata proprio la leggendaria e mitologica tartaruga del lago che diede all’imperatore Thai To chiamato poi Le Loi la spada magica che venne utilizzata per cacciare i cinesi dal Vietnam , o almeno questo è quello che si vuol pensare.
A fianco del tempio c’è anche un negozio che vende i soliti souvenir che possiamo trovare in tutta Hanoi e in tutto il Vietnam, qui in più hanno dei quadri, quindi se si decide di fare acquisti si può anche prendere in considerazione questo luogo, anche se Hanoi è una delle città più care di tutto il Vietnam.
Infatti per fare shopping io consiglio, se si può di spostarsi fino a sud e arrivare fino a Saigon, dove si possono fare acquisti a prezzi nettamente migliori.
In mezzo al lago, nella parte meridionale, vediamo una piccola costruzione che è la Torre della Tartaruga, attualmente un po’ in decadenza, di color grigio cemento.
Sia il Tempio che la Torre della tartaruga che si trovano proprio nel centro del lago di Hoan Kiem, possono anche essere visti dalla riva, stando comodamente seduti su una panchina o anche solamente cammindo lungo il lago.
La visita all’interno del tempio é abbastanza breve, si può effettuare in solo un’ora.
Appena usciamo, siamo nuovamente assaliti da qualche venditore di qualsiasi cosa o ancor peggio da bambine che sono mandate in giro per vendere soprattutto ventagli, evitando così di andar a scuola.
Viene sempre consigliato di non dar mai mance o non far acquisti da questi bambini, altrimenti i genitori visti i guadagni, faranno il possibile per non mandarli a scuola, continuando così questo loro vagare da piccoli venditori, rimanendo così analfabeti.
L’isola e anche il lago di Hoan Kiem rimangono comunque una specie di oasi di tranquillità, che aiuta a fuggire dalle strade trafficate e rumorose che circondano il lago, ma soprattutto è uno di quei luoghi che se si viene a Hanoi non bisogna perdere.
Il ponte del sole nascente |
Ingresso del Tempio della Montagna di Giada |
...mi sembra sempre di viaggiare con te grazie ai tuo splendidi racconti... le foto, poi, un sogno!!!
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