sabato 13 novembre 2010

Chichén Itzà.....


Chichén Itzà è uno dei luoghi più visitati dai turisti che si recano in Messico, nella penisola dello Yucatan, ed è nata nel 432 d.c..

Nel 987 d.c. arrivarono i Toltechi, guidati dal potente e temuto re sacerdote Kokulcàn e di conseguenza invasero la città.

Successivamente divenne una fiorente città maya tolteca, costruendo con il tempo, un ampio complesso di templi cerimoniali di circa 10 Km.

Nel XIII sec. questa importante città perse la sua supremazia, soppiantata da Mayapán. Successivamente allo sbarco degli spagnoli venne distrutta e saccheggiata di tutti i suoi averi, ma la popolazione che riuscì a sopravvivere non l’abbandonò continuando a vivere qui, anche se i luoghi di culto non furono più usati. In questo modo la foresta, che qui è molto rigogliosa, riuscì a inghiottire tutto.

Chichén Itzà è composta da più di un centinaio di templi, piramidi, piazze, quasi tutte immerse nella fitta foresta.

Anche qui, come in altri centri cerimoniali simili, per riuscire a visitare bene questo luogo conviene prendere una guida. I ragazzini del posto, quelli che sono nati e vissuti qui, conoscono questi luoghi come le loro tasche e vi possono fare da guida all’interno del complesso. Ovviamente poi per ringraziarli è bene dar loro una piccola mancia.

Noi, una volta arrivati qui, non vedevamo l’ora di addentrarci all’interno di questo ampio complesso, dove troviamo il tempio più imponente e il più importante.

Quello che rispecchia questa caratteristiche è la piramide di El Castello o più famosa come la piramide di Kukulkàn.

Guardando questi luoghi non possiamo far altro che pensare alla vita che i Maya conducevano a quel tempo loro erano davvero dei veri e proprio maestri nell’arte, nell’ingegneria e anche nella matematica.

La famosa leggenda racconta che nei giorni di equinozio, e soltanto in quelli, le teste di serpente che sono scolpite alla base di ogni scalinata sembra che prendano vita, per risalire fino al tempio.

Questa costruzione ha ben 365 gradini che corrispondono ognuno a ciascun giorno dell’anno. Una volta arrivati in cima troviamo il Tempio del Serpente Piumato o Tempio di Quetzalcoatl.

Le terrazze che troveremo corrispondono ai 18 mesi del famoso calendario maya. All’interno di questo grandioso tempio troviamo anche un trono costruito in pietra, con la forma di un giaguaro dipinto di color rosso.

Il trono è proprio posizionato davanti al chac-mol, dove un tempo venivano appoggiate le offerte sacrificali.
Dalla cima di questa piramide si possono anche ammirare tutti gli altri edifici intorno.

Anche in questo complesso c’è un grande cortile che serviva per il gioco della palla. Questo cortile è davvero molto bello, e alcune pareti sono completamente decorate. Rappresentano riti sacrificali umani e animali, che loro effettuavano molto spesso, per propiziarsi gli Dei.

Non troppo lontano da questo troviamo il Tempio dei Guerrieri Giaguaro. Questa piramide è composta da quattro piani e sorregge un tempio composto da due sale. Gli affreschi che le decorano raffigurano alcune scene della sconfitta nella penisola da parte dei Toltechi.

Alla destra di questo tempio, ne troveremo un altro chiamato il gruppo delle mille colonne, la sua particolarità è che su ogni pilastro che sorregge il tempio è scolpito sotto forma di serpente piumato.
In questo complesso c’è anche una strada lastrica chiamata Via Sacra, percorrendola per circa 300 metri, si arriverà al terrificante Cenote Sacro. Lo chiamo terrificante proprio perché la sua bocca misura 60 metri di diametro, con una profondità di circa 20 mt e fa venire i brividi solo a guardarlo.

All’epoca dei Maya, quando loro vivevano dei periodi non molto fortunati, per propiziarsi il volere degli Dei e delle divinità più esigenti, in questa enorme bocca buttavano le povere vittime sacrificali completamente ricoperte di ornamenti d’oro e preziosi.

Molti sono i resti che sono venuti alla luce, tra cui oggetti d’oro e ancora molti monili di giada e turchese, anche se si pensa che la maggior parte di questi tesori sono ancora nascosti sotto il terreno.
Qui ovviamente sono stati ritrovati molti scheletri, la maggior parte di questi sono bambini e ragazze giovani.
Io mi chiedo solo come si potevano sentire questi poveri bimbi e queste ragazze quando sapevano di esser stati prescelti per essere inviati al loro dio.

Rimane comunque un tempio molto importante di questa zona del Messico, se venite da queste parti vi consiglio una visita, senza dimenticarci che questo è un luogo molto turistico, non pensiate di esser i soli a visitare.

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